La mattina dell’ 11 Novembre 2007, Gabriele Sandri, tifoso laziale,a soli 26 anni perdeva la vita in modo assurdo. Fu ucciso da un colpo di pistola sparato dall’agente di polizia Luigi Spaccarotella nell’area di servizio A1 di Badia al Pino (Arezzo). Quella Domenica,Gabriele, si era messo in viaggio per seguire la sua squadra a Milano, viaggio che fu interrotto dal folle gesto dell’agente della Polstrada, che dalla parte opposta della carreggiata, fece fuoco con la sua arma colpendo l’autovettura dove era a bordo Gabriele,causandone di fatto la morte. Dopo quasi due anni dalla sua scomparsa,si è giunti ad un primo verdetto nei confronti dell’agente Spaccarotella. Il primo grado, si è concluso il 14 luglio 2009, con una condanna di sei anni e sei mesi per omicidio colposo,non intenzionale, pena tramutata in seguito a 9 anni e 4 mesi per omicidio volontario dalla sentenza d’appello presso il tribunale di Firenze nel Dicembre del 2010, 9 anni e 4 mesi che sono stati confermati come condanna definitiva, il 14 Febbraio 2012, dalla cassazione, terzo e ultimo grado di giudizio.
La memoria è l’unico modo per mantenere in vita il ricordo di chi non c’è più, ed è per questo che vogliamo ricordare Gabriele, un ragazzo come noi, che percorreva chilometri e chilometri in nome di una fede, di un ideale, di una passione e di emozioni che, solo la maglia che si ama e la propria città, possono dare.
Chi dimentica è complice…Gabriele uno di noi!