L’Aquila calcio 1927 non è né un giocattolo, nè una vetrina nè uno strumento di mera speculazione economica con il quale raggiungere obiettivi personali.
Siamo i primi garanti del nostro futuro e dobbiamo vigilare affinchè non si ripetano gli stessi errori di anni fà, dobbiamo vigilare affinchè dall’oggi al domani non vengano a galla i soliti problemi che ci farebbero rivivere gli stessi incubi di un recente passato spedendoci nell’oblio delle categorie inferiori.
Dopo un’estate a dir poco travagliata che ha visto coinvolti in negativo tesserati o presunti tali della nostra società, la proprietà non solo non ha preso le distanze da certi personaggi, lasciando a tutti qualche lecito dubbio sulla sua totale non conoscenza dei fatti, ma ha attuato un’eccessiva austerità economica pur avendo la consapevolezza di una pesante penalizzazione che arriverà nel campionato in corso.
Fa riflettere che questo ridimensionamento sia coinciso con la fine del “sistema Di Nicola”, in un’annata particolare come questa, che chiede qualche sforzo in più e qualche pianto in meno da parte della società per mantenere la categoria.
Non abbiamo MAI preteso la serie B, ma soltanto la continuità, la programmazione, la serietà e la passione che questa società non può piu’ darci.
Chiediamo a Chiodi e Mancini di esporre la reale situazione debitoria della società e renderla pubblica all’intera tifoseria, non nascondendosi dietro le solite frasi di circostanza.
Chiediamo a Chiodi e Mancini, prima che sia troppo tardi di CEDERE LA SOCIETA’.
Ciò che rende unico e magico questo sport sono l’amore e la passione, quella vera e genuina della gente, quella che voi state UCCIDENDO.
Per chi avesse paura di salti nel buio, diciamo fin da subito che Noi vogliamo andare avanti con dignità e non vogliamo assistere ad un morte lenta, perché Noi ci saremo sempre quando la nostra maglia scenderà in qualsiasi campo, che sia uno stadio di categoria superiore o un anonimo campo di periferia.
Chiediamo alle TV locali, alla carta stampata e a chi si reputa giornalista, di non essere leccaculo e complice silente di questa società ma di scrivere e dire le cose come stanno, perché il futuro dell’Aquila calcio 1927, che è un patrimonio della città, vale più di un finto sorriso o di una finta amicizia.
Infine intendiamo ribadire alla piazza che l’attaccamento all’Aquila calcio 1927 e alla maglia non si dimostra solo quando le cose vanno bene, ma soprattutto nei momenti di difficoltà. Per criticare e dire la propria bisogna esserci, chi decide in questo momento di non venire nè in casa nè in trasferta, per Noi è allo stesso livello di questa società. Abbandonate il mondo virtuale e incominciate a tornare sopra i gradoni, altrimenti non avete diritto di parola!
L’AQUILA SIAMO NOI!
18/10/2015
Red Blue Eagles L’Aquila 1978